Il Thai Chi Quan è un’antica disciplina cinese di autodifesa e longevità. Col tempo ha assunto sempre maggiori connotazioni salutistiche. In realtà è più di un’arte del combattimento o di una tecnica del benessere: è l’espressione culturale di una grande civiltà.
I principi del Thai Chi Quan
Il Thai Chi Quan fonda i suoi principi nell’antica filosofia tradizionale cinese che prende in considerazione l’essere umano nella sua totalità psico-corporea e nella sua attività energetica attraverso i suoi meridiani e agopunti. Sulle origini del Thai Chi Quan che significa: “Combattimento della suprema unità” ci sono di diverse controversie. Tra queste, una versione storica è legata a una credenza secondo la quale un eremita taoista vissuto in cima al monte Wu Dang nel periodo tra il 1127-1279, avrebbe osservato il combattimento tra un’aquila e un serpente, in questo modo il monaco che si chiamava CHANG SAN FENG constatò che per quanto fosse rapido l’attacco del volatile con il becco, non riusciva minimamente a toccare il serpente, che schivava ogni attacco ondeggiando agilmente il corpo flessuoso. Con stupore ne dedusse che la morbidezza poteva vincere sulla durezza.
Thai Chi Quan: le origini
La storia ci riporta le teorie messe a punto dal monaco CHANG come le radici della codificazione del Thai Chi Quan, attraverso l’osservazione della natura supportata anche dai concetti filosofici della scuola taoista dello Yin e dello Yang, i cui principi nelle arti marziali cinesi sono applicati nella tecnica quanto nella teoria. Inoltre, gli è attribuita la formulazione delle tredici posizioni della boxe interna, che spiegheremo in un prossimo articolo. Il Taoismo (la corrente filosofica dominante per la teoria delle scuole interne), il lavoro della respirazione, la conduzione mentale dell’energia e le arti marziali interne sono i diversi metodi che avevano lo scopo di consentire all’uomo di vivere in armonia con la natura e di mantenersi in salute drenando l’energia all’interno del corpo per combattere le malattie e preservare un buono stato di salute.
Una seconda versione fa coincidere la nascita del Tai Chi Quan con l’origine dello stile CHEN. Secondo alcuni storici di Kung Fu, gli stili così detti interni ed in particolare modo il Tai Chi Quan sarebbero stati creati da un certo Chen, tra il 1600 e il 1680 verso la fine della dinastia Ming. Nel centro della Cina, nella provincia dell’Henan, non lontano dal tempio Shaolin, Chen Wangting della famiglia Chen mise a punto tecniche comuni alla boxe del tempio. Comandante di una guarnigione del suo cantone, si era conquistato la fama di forte guerriero, negli ultimi anni della sua vita si ritirò e dà eremita si dedicò allo studio delle arti marziali e all’insegnamento all’interno del clan della sua famiglia, egli sarebbe inoltre l’autore di un trattato autorevole in riferimento alla boxe interna.
La pratica regolare del Tai Chi Quan apporta notevoli benefici: attiva il “chi” e ne favorisce il corretto scorrimento, scioglie le tensioni sia muscolari che nervose e al tempo stesso rilassa, tonifica l’organismo, migliora il funzionamento del sistema digestivo e del metabolismo, rende la mente più pronta e concentrata e, infine, ha un ruolo preventivo contro l’insorgere delle malattie. La struttura corporea si armonizza e si accresce salute e vitalità. Con la pratica del Thai Chi Quan la persona può migliorare nella sua complessità individuale.
Xu Guang Guang
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