I Cinque riti tibetani, nonostante il nome richiami pratiche magiche o esoteriche, rispondono solo alle leggi della fisica applicata al movimento corporeo e al movimento dell’energia. Si sente spesso parlare di energia, soprattutto per ciò che riguarda la maggior parte delle discipline orientali e olistiche ed anche: “Quella persona ha una buona energia…”, oppure: “Oggi mi sento un’energia negativa…”. Ma, alla fine, qual è il concetto di energia?
Senza addentrarci in dotte spiegazioni scientifiche, possiamo affermare che tutta la materia è energia, che quindi è presente ovunque, ed è in perenne movimento; noi persone siamo dei canali, l’energia dell’aria, della terra, ecc. passa e scorre attraverso di noi. Quando abbiamo ad esempio dei blocchi emozionali (stomaco, fegato, articolazioni, tanto per citare i malesseri più comuni), vi è un ridotto apporto di ossigeno in queste parti e quindi l’energia non riesce a scorrere bene come l’acqua in un torrente pieno di rifiuti e causa fastidi e dolori. I Cinque riti tibetani, dal punto di vista energetico vanno a “ripulire” questi ristagni e a far sì che l’energia scorra liberamente in tutto il corpo, con notevoli ed immediati benefici.
L’esercizio della rotazione stacca dal corpo le energie negative
Il primo esercizio è la rotazione: in piedi, si ruota in senso orario mantenendo il piede destro come perno; in questo modo le energie negative accumulate (ad esempio, stando a contatto con persone nervose, stressate o malate) per effetto della forza centrifuga si staccheranno dal nostro corpo.
Con gli altri quattro esercizi dei Cinque riti tibetani (detti “il tavolo rovesciato”, “l’arco”, “il ponte” e “l’altalena” andiamo invece a “ricaricare” di energia positiva il nostro corpo, partendo dal basso e salendo verso la testa, andando a stimolare tutti i punti energetici del nostro corpo, tra cui i principali, cioè i sette “chakras”.
Quindi, ricapitolando, i Cinque riti tibetani apportano i seguenti benefici:
- fisici (ossa, muscoli, articolazioni e circolazione sanguigna e linfatica).
- endocrinologici (stimolazione di tutte le ghiandole con aumento della produzione di ormoni, soprattutto quelli della giovinezza).
- energetici (rimozione di blocchi dolorosi, apertura e pulizia dei canali energetici, immediata sensazione di benessere).
Con il prossimo articolo sui Cinque riti tibetani passeremo ad analizzare la fase superiore, cioè cosa comportano a livello spirituale: pregare con il corpo. potrebbero interessarti inoltre: i benefici dei cinque riti e i cinque segreti di giovinezza
Stefano Bianchini
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