Camminare nei boschi. Nel silenzio, sentire il calpestio sulle foglie e sui rametti che scricchiolano, stare in ascolto dei suoni della terra, del vento, dell’acqua, degli esseri viventi, dell’energia viva degli alberi, come una meditazione rigenerante… Mi chiamo Stefania, ho 55 anni e da circa due vivo in mezzo ad un bosco. Come mai vi racconto questo? Il motivo è che con questo articolo, dovrei inaugurare una piccola rubrica di esperienze, riflessioni e altro, su quanto e come e perché fa bene camminare nei boschi. Bella scoperta. Già, è stata proprio una bella scoperta, anzi, una serie di scoperte, di semplici arcaiche verità sbucate tra le foglie secche come un crocus a primavera. Non sono una guida ambientale, né un medico o un naturopata, non sono una maestra di vita se non nella misura in cui ognuno è maestro all’altro; quello che scriverò deriva dalla mia personale piccola esperienza e spesso non sarà suffragato da prove scientifiche ed ufficiali.
Ogni oggetto, ogni ambiente, ogni essere vivente, ha un proprio campo energetico, invisibile alla vista ma percepibile dal corpo e in interazione reciproca. I campi vibrazionali in cui siamo immersi in una città sono in gran parte artificiali e “spigolosi”, l’energia scorre veloce e urta, è un’energia di tensione.
Uno scorrere lento e ritmico della linfa, del liquido vitale che li nutre, è quello che avviene nei tronchi e nei rami degli alberi. Il movimento dei fluidi, in ogni tronco, in ogni ramo del bosco, provoca un campo energetico che potrei definire come onde costanti, dolci e circolari, vive e naturali. Camminare nei boschi è anche essere immersi in queste vibrazioni, le cellule e i liquidi di cui il nostro corpo è composto sentono e accolgono, possono con esse andare in risonanza (la nostra parte mentale può non captare o può anche sentirsi a disagio, ritrovandosi in un ambito che non può governare), mentre aromi e oli essenziali si sprigionano dalle piante e attraverso la respirazione e la pelle arrivano dentro di noi.
L’uomo è un animale. Non è un giudizio di merito sul maschio della specie umana. Animale è una cosa bella, vuol dire dotato di anima, il vento, il soffio della vita. La Natura così l’ha fatto e formato, Organismo appartenente ad essa e funzionante secondo le sue Leggi. Le capacità intellettive e le innumerevoli sovrastrutture sociali e culturali non hanno tolto all’essere umano questa fondamentale proprietà. Tornare a frequentare un ambiente rimasto pressoché allo stato di natura, un bosco, riporta tutte le nostre cellule a vivere uno stato innato e primigenio, difficile da spiegare a parole, come se vivessimo una specie di esperienza di costellazioni familiari con la Natura stessa, e già questo ci porta a raggiungere una considerevole sensazione di benessere se arriviamo a camminare nei boschi, con noi stessi.
Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
– San Bernardo di Chiaravalle
Stefania Calesini
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